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La gestione integrata dei rischi, una scelta fondamentale per la sicurezza di un ente

Nel 2022 sono stati denunciati all’Inail oltre settecentomila infortuni sul lavoro, il 24,6% in più rispetto all’anno precedente. L’aumento è dovuto in gran parte ai contagi da Covid-19, ma gli infortuni tradizionali sono comunque cresciuti di oltre il 13%. Gli infortuni sul lavoro riconosciuti sono stati quasi quattrocentomila, con un incremento del 18,2% rispetto al 2021. Le denunce di morti per lavoro, poi, sono state circa milleduecento, con un calo del 15,2% dovuto interamente alla contrazione dei decessi legati al Covid-19. Gli infortuni mortali accertati sono stati circa seicento, con una riduzione del 21,7%.

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Questi dati, contenuti nella Relazione annuale dell’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro recentemente pubblicata, mostrano una situazione che non sta migliorando. «Non è possibile eliminare del tutto il rischio del verificarsi di eventi avversi in un contesto lavorativo, ma ridurli al minimo è doveroso. L’unico modo per agire in modo efficace è muoversi d’anticipo», dichiara l’avvocato Tomas Chiaramonte, direttore di tre strutture socio-sanitarie e segretario generale di ADOA – Associazione Diocesana Opere Assistenziali Verona e di ConADOA – Coordinamento Nazionale delle Associazioni Diocesane delle Opere Assistenziali, che aggiunge: «La sicurezza è un bene prezioso per tutti, ma lo è in particolare per chi deve gestire organizzazioni che si prendono cura delle persone più vulnerabili».

«Destreggiarsi tra TU 81/2008, HACCP, D. Lgs 196/2003, Regolamento EU 679/2016, D.Lgs 231/2001, Legge Gelli-Bianco, ecc. non è sempre facile. Il rischio che le norme diventino solo burocrazia è sempre dietro l’angolo», aggiunge Chiaramonte. «La sicurezza sul lavoro è il frutto della formazione e del comportamento del singolo individuo, ma è anche il risultato di una buona organizzazione, di conoscenze sempre aggiornate e di un lavoro di squadra. Gestire i rischi aziendali, oltre a essere un vantaggio economico, può essere un’occasione importante per investire su cultura, consapevolezza ed etica aziendale».

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Per riuscire a destreggiarsi nel crogiuolo di norme e obblighi che caratterizzano in particolare gli enti che si prendono cura di persone fragili e vulnerabili, Avvenire Formazione propone il corso “La gestione integrata dei rischi: responsabilità, sicurezza, privacy e altre tutele”, che tra l’8 e il 29 novembre 2023 per una durata complessiva di otto ore passerà dalla teoria al confronto attraverso testimonianze aziendali, interazioni e condivisione di strumenti operativi e buone prassi. Saperne di più e rimanere aggiornati sulla sicurezza aziendale non è solo un dovere normativo, ma un atto etico e una scelta saggia anche dal punto di vista economico.

(Tratto da retesicomoro.it)

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